La dominanza emisferica corticale inizia a svilupparsi intorno ai tre anni di età, dapprima con la scelta della mano dominante, seguita dall’occhio, piede ed orecchio; di solito si sviluppa completamente tra i cinque e gli otto anni.
Idealmente si dovrebbe sviluppare la stessa dominanza, vale a dire che un individuo dovrebbe essere destro o mancino di mano, occhio, piede ed orecchio.
Frequentemente invece, un’alta percentuale di soggetti presenta disorganizzazione neurologica per la quale, ad esempio, compiono alcune attività con la mano destra ed altre con la sinistra, oppure sono destrimani ma di dominanza podalica e/o oculare sinistra.
Le cause
Le cause di tale disorganizzazione originano nel periodo evolutivo, generalmente a causa di restrizioni indotte alle prime funzioni espletate dal bambino.
Ecco che l’allattamento artificiale, oltre a determinare effetti negativi sullo sviluppo cranio-facciale, risulta dannoso anche per un normale sviluppo neurologico; il biberon è infatti generalmente tenuto dalla madre con la mano dominante (generalmente la destra), mentre il neonato è tenuto sul braccio opposto.
Ciò causa restrizione del movimento di un braccio e mano oltre che degli occhi del lattante che sono diretti in una solo direzione, cioè a destra, verso la madre.
L’allattamento al seno, invece, grazie all’alternarsi della posizione del lattante nei due sensi, favorisce lo sviluppo adeguato dei movimenti coniugati dei globi oculari.
Quando poi il bambino inizia ad alimentarsi con cibi solidi, c’è la tendenza per i genitori ad ingabbiarlo nel seggiolone e ad incoraggiare l’utilizzo del cucchiaio.
Durante lo sviluppo corticale precoce, la persistente funzione bilaterale porta ancora a mangiare con entrambe le mani; l’uso del cucchiaio forza prematuramente il bambino all’uso di una sola mano, che spesso poi non sceglie nemmeno dal solo, ma viene imposta dal genitore.
Le fasi dello sviluppo neurologico
La stessa cosa avviene per la stazione eretta ed i primi passi non preceduti dalla fase di gattonamento: come siamo orgogliosi di mostrare agli altri che il nostro bambino già mangia e cammina da solo!
Lo sviluppo neurologico del neonato prevede dapprima uno schema motorio senza coordinazione, successivamente s’instaura coordinazione omologa, poi diviene omolaterale ed infine crociata. Le fasi di gattonamento accompagnano le fasi di coordinazione per cui si ha il gattonamento che accompagna le fasi omologo ed omolaterali seguito da quello crociato, preludio del raggiungimento della stazione eretta che accompagnerà l’individuo nella gestualità di relazione per tutta la vita.
Il bambino si sviluppa dunque, passando attraverso precise fasi geneticamente programmate che non possono essere anticipate a nostra discrezione, pena la disorganizzazione neurologica.
Gli effetti della disorganizzazione neurologica
I suoi effetti sono bambini con disturbi di linguaggio, di scrittura, di apprendimento e comportamento; addirittura, la schizofrenia è stata correlata alla persistenza di un pattern omolaterale di deambulazione in sostituzione del fisiologico pattern crociato.
Esiste poi un rapporto reciproco di causa-effetto tra disorganizzazione neurologica e malocclusione, disturbi del Meccanismo Respiratorio Cranio-Sacrale, allergie ed intolleranze alimentari soprattutto se determinano rino-sinusiti o adeno-tonsilliti con ostacolo alla respirazione nasale ed al drenaggio linfatico di testa e collo.
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