Vediamo quali soluzioni offre l’implantologia per tutti quei pazienti che vogliono ritrovare un sorriso completo ma la struttura ossea non è sufficiente.
Gli impianti dentali senza osso possono rappresentare una vera sfida da affrontare sia per il professionista che deve garantire la solidità dell’impianto sia per il paziente che deve sottoporsi all’intervento.
Oggi per qualunque paziente avere i denti fissi è un’opportunità realizzabile. Lo dimostra appunto anche l’impianto denti senza osso. Questi hanno dato una valida alternativa alle protesi mobili, ponti o dentiere.
Vediamo quindi con il dott. Stefanelli, odontoiatra presso lo studio dentistico di Rovato (BS), di cosa si tratta e in quali casi si può attuare.
Perché si verifica la mancanza di osso mascellare?
In implantologia l’osso gioca un ruolo importante: sorregge la vite o le viti in titanio dell’impianto, che si ancorano all’osso e garantiscono la solidità della protesi. In questo modo il paziente può avere dei denti fissi senza il pensiero che possano muoversi come accade spesso con le classiche dentiere.
Tuttavia, in alcuni casi si verificano delle situazioni di riassorbimento osseo. Questo è dovuto a diverse cause quali parodontite, una gengivite trascurata o un ascesso dentale non curato. Il risultato è un riassorbimento dell’osso, che in questo modo non ha più lo spessore e la qualità ideale per sorreggere un impianto dentale.
Questo dettaglio, come dicevamo prima, non è in realtà un problema per la moderna implantologia. Esistono diverse tecniche che consentono a questi pazienti di ottenere il sorriso che hanno sempre desiderato.
Tecniche per l’impianto denti senza osso
Un paziente con gravi problemi di riassorbimento osseo non deve perdere la speranza. Il dott. Stefanelli e il suo staff di professionisti in implantologia studieranno il caso e presenteranno la soluzione più idonea per ripristinare il sorriso e la funzione masticatoria.
Vediamo quindi le diverse opzioni offerte dall’implantologia, nei casi in cui non sia presente un osso di sufficiente qualità e quantità:
- Rigenerazione ossea: si tratta di un intervento chirurgico volto ad inserire nuovo materiale osseo, proveniente da un’altra zona del corpo dello stesso paziente. Si parla infatti di innesto dentale autologo. In questo modo si ridà spessore alla mandibola o alla mascella per poter ospitare un impianto;
- Impianti iuxtaossei: sono impianti particolari che non utilizzano le classiche viti in titanio ma degli agganci che si innestano sulla superficie esterna dell’osso, come a formare un’imbracatura;
- Impianti senza osso All on 4: una tecnica che si utilizza nel caso in cui sia necessario rigenerare un’intera arcata, superiore o inferiore. L’intero impianto si regge su sole 4 viti, che vengono innestate in punti strategici, dove l’osso risulta con uno spessore e una qualità sufficienti.
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