Possiamo definire la Postura molto semplicemente come la nostra capacità di mantenere l’equilibrio al massimo del comfort e con il minimo dispendio di energia, interagendo con l’ambiente che ci circonda.
In realtà si tratta di un sistema molto complesso formato da una serie di sotto-sistemi, definiti “recettori” (come l’occhio, l’orecchio, la bocca, i piedi, la pelle, oltre a piccoli corpuscoli situati all’interno dei muscoli, delle articolazioni, dei visceri) che raccolgono le informazioni dall’esterno e dall’interno del nostro corpo e li inviano ad una sorta di computer centrale (Il Sistema Nervoso), il quale, a sua volta, elabora i programmi che ci permettono di mantenere l’equilibrio mentre siamo fermi in piedi o seduti, mentre camminiamo o corriamo, in definitiva, mentre lottiamo contro un nemico invisibile ma potentissimo: la forza di gravità.
Se anche uno solo di questi recettori, per qualsiasi motivo, iniziasse a funzionare male, tutti gli altri ne risentirebbero e il nostro corpo dovrà cercare dei sistemi di compenso per adattarsi alla nuova situazione.
Ora fino a ché questi adattamenti si mantengono in un certo limite, definito come “SOGLIA INDIVIDUALE DI RESISTENZA ALLO STRESS” di qualsiasi natura esso sia (fisico, alimentare, psichico) il sistema riesce a compensare bene anche se iniziano ad apparire lievi disturbi di carattere periodico e saltuario che non ci preoccupano più di tanto. Quando però il problema viene trascurato e diventa cronico, oppure la nostra soglia di adattamento si abbassa (anche a seguito di una banale indigestione) ecco che improvvisamente inizia un fastidioso mal di testa, una riduzione della vista, una strana sensazione di vertigine, un dolore o un rumore all’articolazione della mandibola con difficoltà ad aprire la bocca o a masticare, oppure un dolore alla spalla o al ginocchio o alla schiena.
Si potrebbe continuare elencando tutta la serie dei sintomi che purtroppo tutti conosciamo e per i quali di volta in volta ci si rivolge a medici specialisti diversi (l’oculista, l’otorino, il dentista, l’ortopedico), ognuno dei quali prescrive esami diagnostici specifici (radiografie, TAC, RMN etc.etc.) e le relative terapie. Per alcuni sintomi però i risultati tardano a venire oppure si ripresentano ciclicamente ed in maniera sempre più grave.
Perché è necessaria una corretta postura?
La risposta a questa domanda rivela il dramma epocale della Medicina moderna. Oggi, infatti, siamo sempre più specializzati, disponiamo di macchine che ci permettono diagnosi sempre più particolari, di farmaci e di tecniche chirurgiche sempre più potenti. Tutto ciò da un lato è sicuramente positivo ma purtroppo ha avuto come conseguenza che la terapia è diretta più verso la cura del sintomo che della causa che l’ha determinato e che abbiamo perso di vista il concetto di unitarietà e di globalità del corpo umano.
Ebbene, lo studio della Postura rappresenta la grossa opportunità per noi medici di confrontarci e di riscoprire tale approccio globale e soprattutto, di poter offrire al paziente la possibilità d’individuare le sue problematiche prima che queste divengano patologia croniche per le quali anche un riequilibrio posturale diverrebbe insufficiente. In definitiva, si tratta di praticare quella vera Prevenzione di malattia da più parti auspicata ma da pochi veramente attuata!
Il ruolo dell’Ortodonzia
Il dentista ed in particolare l’ortodontista (cioè colui il quale si occupa del corretto allineamento dei denti) può svolgere un compito molto importante in senso preventivo. L’organizzazione posturale parte dal cranio ed inizia già nell’utero materno. È la crescita cranio-facciale che determina la posizione della testa nello spazio e da essa partono tutti i messaggi per una corretta postura. L’occlusione dei denti e tutte le funzioni della sfera oro-nasale (respirazione, deglutizione, masticazione) hanno perciò un’importanza fondamentale per l’equilibrio posturale.
Un bambino che respira male con il naso (a causa di riniti, ipertrofie dei turbinati o deviazioni del setto, adeno-tonsilliti frequenti) o che non deglutisce correttamente (deglutizione atipica da allattamento artificiale, suzione del dito o uso prolungato del succhiotto) o che non mastica bene, non potrà sviluppare un’occlusione dentale corretta e conseguentemente una buona postura. Ecco apparire le prime alterazioni della colonna vertebrale (iperlordosi, dorso curvo, atteggiamenti scoliotici) delle ginocchia (valgismo e varismo) dei piedi (piatti o cavi) e via di seguito. Un visita precoce (all’età di 3-4 anni) permette all’ortodontista di evidenziare tali disfunzioni e di correggerle spesso con interventi minimi, senza ingombranti e costose apparecchiature, ma di capitale importanza per la futura salute del bambino.
Una volta che la mal occlusione si fosse invece instaurata si farà ricorso alle apparecchiature ma sempre tenendo d’occhio l’equilibrio posturale e qualora ci fosse la necessità, avvalendosi del consulto e dell’intervento di altri specialisti del settore.
Molti pazienti adulti (si stima tra il 50 e 60% della popolazione) che non hanno fatto prevenzione (anche perché probabilmente non glielo hanno mai detto) presentano problemi di disfunzione delle articolazioni temporo-mandibolari (DTM) che possono andare da un semplice click articolare fino a dolori e importanti limitazioni di apertura e/o chiusura della bocca. Tali disfunzioni sono in gran parte causate da problemi di occlusione ma talora riconoscono cause extra-stomatognatiche. Posso affermare che le DTM e le malocclusioni dentali rientrano, anzi spesso ne sono la spia, in un disequilibrio posturale globale che possiamo definire come SINDROME DISFUNZIONALE POSTURALE.
In conclusione, vorrei sottolineare il fatto che non bisogna andare dal dentista solo perché i denti fanno male o sono storti e l’estetica del sorriso non soddisfa ma anche perché un professionista adeguatamente preparato ed aggiornato è in grado di svolgere un’azione di prevenzione e cura che riguarda la salute dell’intero organismo.
Prof. Dr. Giuseppe Stefanelli
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