In ambito odontoiatrico si sente spesso parlare di tomografia computerizzata. Cerchiamo di capirne di più con il dott. Stefanelli.
La tomografia computerizzata cone beam, ovvero a fascio conico, è una tecnologia molto avanzata che consente ai professionisti del nostro studio dentistico di visualizzare con precisione e grazie all’ausilio di immagini molto nitide, la posizione e l’anatomia di denti, strutture ossee ed eventuali granulomi.
In parole semplici la tomografia computerizzata viene utilizzata in ambito odontoiatrico e della chirurgia maxillo-facciale per programmare in maniera mirata la terapia o trattamento dentale più adeguato al singolo caso.
Si tratta di un esame di breve durata e assolutamente non invasivo. Ma entriamo subito nei dettagli.
I vantaggi della tomografia computerizzata
Fino a qualche anno fa quando ci si recava presso uno studio dentistico per intraprendere una terapia dentale si veniva sottoposti alla classica radiografia panoramica. Si tratta di un esame ancora molto diffuso ma che oggi è stato superato dalla più moderna tomografia computerizzata, come nel nostro studio dentistico di Rovato (BS).
Se la classica TAC consentiva di ottenere delle immagini volumetriche delle strutture di interesse, con la scansione Cone Beam è possibile ricostruire delle immagini volumetriche superiori in termini di qualità. Soprattutto questo sistema consente di ridurre notevolmente, fino al 60%, l’esposizione alle radiazioni.
La CBCT è utile anche allo studio delle articolazioni temporo-mandibolari, con una eccellente rappresentazione tridimensionale.
Come si effettua l’esame con Cone Beam
Come abbiamo accennato, questo esame richiede davvero pochi secondi: si può svolgere sia in posizione seduta che in piedi e il paziente deve solo avere l’accortezza di mantenere la lingua a contatto con il palato in modo da non effettuare movimenti che possano interferire con la cattura delle immagini.
Il paziente deve sostanzialmente restare fermo, mentre il macchinario compie una rotazione di 360° attorno alla testa del paziente: in pochi secondi il macchinario è in grado di registrare fino a 600 immagini distinte che poi vengono “ricomposte” digitalmente, anche nei volumi.
Durante la scansione non si avverte dolore o calore e non è necessario l’utilizzo di alcun liquido di contrasto.
Si tratta di un esame adatto a tutti, adulti e bambini, e vista la struttura aperta del macchinario anche a pazienti claustrofobici o con difficoltà motorie.
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